Sono moltissime le pelli fra le quali può scegliere quella per confezionare la Sua pelliccia: certamente nella Sua decisione sarà influenzata da ragioni economiche ed estetiche, motivi di moda e di abbinamento con il resto del Suo guardaroba. Si rivolga con fiducia al Pellicciaio iscritto all’AIP: saprà consigliarle la pelliccia che è realmente in grado di soddisfare il Suo sogno.

 

Agnello

Molte sono le qualità disponibili in commercio: da quello italiano a pelo lungo (ormai piuttosto raro) a quello rasato, imitazione castoro (allora si chiama pannofix)... in un arcobaleno di colori, dai più tradizionali alle ultime tinte della moda e della stampa, quest’ultima a disegno fantasia o a imitazione delle pellicce più pregiate. E’ una pelliccia pratica, giovane, sportiva ed economica: tutti conoscono i montoni, ottenuti in conceria a seguito di uno specifico procedimento di scamosciatura o nappatura del lato cuoio della pelle di agnello e di parziale rasatura del pelo.

 

Agnello karakul

E’ più noto con il nome di persiano. Dal disegno del pelo se ne distingue la provenienza: quello africano (il Marchio è Swakara), è più piatto, a disegno ondulato o marezzato ad albero di Natale e più leggero di cuoio. Quello russo (il Marchio è Bukhara), ha pelo più riccioluto e stretto; simile al russo ma di taglia più grande è infine quello AJ’ano. Il persiano si trova nei seguenti colori naturali: nero. grigio, marrone. bianco, a macchie bianche e nere o bianche e marroni; viene spesso tinto in moltissimi colori moda.

 

Breitschwanz

E’ l’agnello karakul di migliore qualità, una pelliccia per le occasioni più eleganti: ha cuoio leggerissimo e pelo lucido come seta, corto e piattissimo. I suoi colori naturali sono il nero, il grigio e il marrone.

 

Castorino o nutria

Il nome non tragga in inganno: questa pelliccia, benché simile, non ha nulla a che vedere con quella di castoro. Si usa soprattutto rasato e tinto, anche se è possibile trovare in commercio capi, soprattutto molto sportivi, a pelo lungo e nel colore naturale (marrone rossiccio). Il castorino viene impiegato spesso anche per la confezione di caldi e morbidissimi interni, oppure per i reversibili, oggi tanto apprezzati dalla moda.

 

Castoro

Il suo colore varia dal marrone chiaro a quello scuro (qualche pelle è addirittura nera); si trova sul mercato nei vari tipi: naturale (detto spitz); rasato; rasato e tinto. E’ una pelliccia adatta a ogni età e a ogni occasione; la tradizionale lavorazione a trasporto sta oggi lasciando il passo a quella a pelle intera, che conferisce alle pelli maggiore leggerezza e ne fa risaltare la luminosità. Il famosissimo castoro “Phantom’ si ottiene in conceria rasando in maniera differenziata pelli perfette e di colore naturale, in modo da mettere in risalto il dorso scuro e i fianchi argentati. Il castoro proviene soprattutto dal Canada e dagli USA (il Marchio è Northern Supreme).

 

Cincillà

Ha pelo finissimo e morbido come la seta, con una bella tinta grigio perla e riflessi argentei, molto più scuro sul dorso e con tonalità più chiare sui fianchi, fino ad arrivare al quasi bianco sul ventre. Le pelli sono molto leggere e delicate e richiedono una particolare cura nella concia; quelle che non sono perfette di colore vengono ritoccate e azzurrate e oggi anche tinte su richiesta della moda (soprattutto nei toni del marrone).

 

Ermellino

Un tempo era la pelliccia dei re; oggi la sua delicatezza e la sua raffinatezza la rendono adatta per la confezione di capi da sera. L’ermellino più richiesto è quello nella mutazione invernale (bianco con la punta della coda nera): la mutazione estiva è beige.

 

Faina

Molto simile alla martora, ma meno pregiata perché più pesante, da essa si distingue per la macchia bianca sulla gola, per la giarra più lunga e per una minore morbidezza, Il colore aria, a seconda della provenienza, dal marrone/rossiccio al marrone/grigio-blu: le pelli di colore più debole vengono sottoposte a processi di decolorazione, che le rendono più omogenee. La pelliccia di fama viene spesso confezionata a pelle intera.

 

Lapin

Si tratta semplicemente del coniglio: il pelo è più o meno folto, a seconda della provenienza. Le pelli migliori sono adatte a essere rasate e tinte, a imitazione di castori e castorini. i tipi più leggeri e con poca lana, vengono usati a pelo lungo per guarnizioni, per interni o per pellicce molto economiche, che abilità e inventiva dei pellicciai hanno saputo trasformare in capi divertenti, giovani e originali.

 

Lince

Le pelli più pregiate sono di origine russa: di esse viene in genere utilizzata solo la pancia, dal pelo lungo e soffice, bianco candido appena maculato; il dorso rossiccio viene utilizzato per guarnizioni e caldi giubbotti sportivi. Meno esclusiva ma sempre preziosa è la linee canadese, che si differenzia dalla russa per il colore bianco argenteo e le macchie meno vive della pancia e per il grigio più o meno intenso del dorso (quest’ultimo. se utilizzato, rende il capo meno costoso).

 

Gatto lince o bob-cat

Simile alla linee ma di taglia più piccola e con pelo leggermente più corto: ha il ventre bianco, con caratteristiche macchie marroni/nere e dorso che varia dal beige chiaro al marrone rossiccio. Dovrebbe essere utilizzata solo la pancia, anche se a volte si ricorre all’inserimento dei fianchi per abbassare il costo del capo.

 

Marmotta

Questo è il nome che, in pellicceria, indica quello che in natura viene chiamato procione. Il pelo migliore e più setoso è quello delle grandi marmotte canadesi: la giarra (per sapere che cos’è consulti il glossario) è grigiastra, più o meno scura, con la punta nera spesso mischiata di giallo o di marrone. Le più richieste sono le marmotte dai riflessi argentei: questi ultimi possono però essere esaltati o rinforzati dal processo di concia. Calda, durevole, robusta di cuoio, è una delle pellicce più diffuse per l’uso quotidiano ed è adatta sia in città sia in montagna (il Marchio è Northern Supreme).

 

Martora

Appartiene alla stessa tipologia di pelli cui fanno capo il visone e lo zibellino. E’ fornita di un setosissimo pelo marrone in varie gradazioni,

con una caratteristica macchia arancione sulla gola. La martora canadese, detta anche ‘zibellino canadese” per sottolinearne la preziosità. ha una notevole arietà di colori: dal marrone scuro (simile a quello dello zibellino) fino al giallo dorato (gold). E’ una pelliccia di considerevole durata, impiegata soprattutto per le confezioni eleganti (il Marchio è Northern Supreme).

 

Opossum

E’ una pelliccia molto diffusa, con pelo folto e di lunghezza media. leggero, con cuoio elastico e resistente. Due sono i tipi oggi in commercio: quello di Tasmania. con toni che dal grigio-fumo arrivano al marrone-rossiccio, e quello d’America, meno pregiato. con punta più lunga e più chiaro. L’opossum è molto adatto a essere tinto, e viene spesso sottoposto a rasatura per ottenere capi giovani e sportisi.

 

Pekan

E’ una delle pellicce più raffinate fra quelle esistenti sul mercato. Il pelo è folto e di buona lunghezza, la giarra è setosissima e il colore, marrone di base. ha tonalità che ariano dal chiaro argenteo al quasi nero. Il maschio è molto più grande e più pesante della femmina che generalmente ha più valore. Anche il colore contribuisce a determinare il prezzo: le pelli bruno-acciaio o argentate sono preferite a quelle con riflessi rossastri o giallastri (il Marchio è Northern Supreme).

 

Petit-gris

Ha pelo medio-basso, morbido e leggero, lavorato sempre a pelle intera. Si utilizza solo il dorso, che viene proposto in tante tinte moda. Con le pance e i fianchi si usa confezionare tavole denominate “vajo”, normalmente impiegate per interni: solo se di ottima qualità, infatti, queste ultime possono essere usate per la confezione di pellicce leggere.

 

Puzzola o fitch

Il pelo ha altezza media e giarra meno folta di quella del visone. E’ una pelliccia robusta e calda, che presenta un caratteristico disegno dovuto

al colore bianco-giallastro, con venatura dorsale marrone-nera: esso viene valorizzato dalla lavorazione a pelle intera. E’ impiegata al naturale quando è molto chiara di base e ben contrastata, altrimenti viene tinta per lo più nei toni del marrone.

 

Rat musqué

Quest’ottima pelliccia a pelo corto ha colore variante dal marrone/blu chiaro al beige/grigiastro. I fianchi e la pancia hanno pelo più corto ed è questa la ragione per cui il rat musqué si trova quasi sempre in commercio nelle due parti ben distinte: pelliccia di dorsi e pelliccia di pance. Queste ultime possono essere usate al naturale o rasate fino a sembrare velluto; vengono spesso tinte e stampate per pellicce di grande effetto e di prezzo conveniente. I dorsi sono di frequente tinti nel colore marrone-visone e lavorati a trasporto.

 

 

Tanuky, Murmanski, Finnracoon

Hanno colore marrone giallastro, con un caratteristico “collare” nero sulle spalle; il pelo è lungo, forte, resistente. Data la loro pesantezza e

il loro volume, in generale queste pelli vanno lavorate filettate: sono

impiegate per confezioni sportive, calde e di lunga durata, o per

simpaticissime guarnizioni.

 

Visone

E’ oggi la pelle più richiesta in pellicceria. Se selvatico è di colore tabacco, variante sino al biondo a seconda della provenienza. Se d’allevamento (e queste pelli coprono ormai per il 98° il mercato) presenta una vasta gamma di toni naturali: si passa dal bianco albino al nero, attraverso tutta una gamma di sfumature beige, grigie, rosate e violette.

Il più diffuso e richiesto è il visone d’allevamento che nel colore più si avvicina al selvatico: è denominato - a seconda del Paese di provenienza - “Demi buff” in Canada e in Russia (i Marchi sono rispettivamente Canada Majestik Mink e Norka), “Lunaraine” e “Ranch Wild” in America (in questo caso i Marchi sono rispettivamente America, Legend ed American Ultra), “Scanbrown” in Scandinava (il Marchio di riferimento è Saga). Secondo i cicli della moda viene considerato più pregiato il maschio della femmina o viceversa. Essenzialmente fra i due sessi cambiano le dimensioni: le femmine sono più piccole dei maschi e ciò significa che per confezionare un capo in femmine sono necessarie più pelli rispetto allo stesso modello realizzato in maschi (questo nel primo caso si traduce in un maggiore costo). Le femmine di taglia medio/ piccola sono più adatte per la lavorazione a pelle intera e per le linee ampie; il visone maschio è normalmente lavorato a trasporto e si adatta meglio alle linee verticali.

 

Volpe

E’ con il visone, la pelliccia più conosciuta. Ha pelo lungo, folto e setoso. I suoi colori sono frutto dell’allevamento e di mutazioni volutamente ottenute dagli incroci: la più famosa e apprezzata è la cosiddetta volpe argentata (platinata e croisé ne sono successive selezioni). Gli allevamenti scandinavi Saga producono oggi. ma in quantità limitata, altre volpi di mutazione che, in base al colore, prendono bellissimi nomi di fantasia: fra le più richiesta troviamo la Northern Light, la Golden lsland, la Fawn Light e la Sun Glo, tutte con fondo chiarissimo e venatura centrale nei toni marrone-beige dorato. Notissima anche la volpe di Groenlandia (o volpe azzurra) che, per il costo più contenuto, ha incontrato i maggiori favori delle consumatrici.

 

Weasel, Kolinsky

Considerati i “parenti poveri”del visone selvatico, hanno pelo con toni che vanno dal beige al biondo, spesso tinti - appunto - nei colori tipici

del selvaggio.

 

Zibellino

Imperatore delle pellicce, lo zibellino ha provenienza esclusivamente russa (il Marchio è Sojucpushnina Sobol), ed è la pelle più pregiata in pellicceria: il suo calore, la leggerezza e le bellissime tonalità naturali non hanno infatti eguali. Ha pelo folto e setoso, molto pieno, di colore fondamentalmente marrone con qualche “filo” bianco come fosse una leggerissima argentatura. A seconda della provenienza può essere più o meno scuro, dal quasi nero al giallo dorato (detto appunto gold). Gli zibellini più preziosi sono i Bargusinski e gli Jakutsky.